25 marzo 2006

Quando un ragazzo dice: "Alzate gli occhi"

Qualche giorno fa, sul sito del forum dei giovani di Fisciano si è aperto un dibattito sui problemi del nostro comune. Numerosi interventi, alcuni critici, hanno rianimato la discussione. Ma deve essere intervenuto un occhiuto censore stizzito, tant'è che un comunicato avvertiva, di lì a poco, che non sarebbero stati più pubblicati messaggi anonimi. Già, messaggi anonimi; quando si sa bene che l'anonimato nasce quando c'è un clima pesante, fatto di paura e di intimidazione. La colpa è di chi quel clima lo crea, non di chi lo subisce.
Ma ecco accadere una cosa bellissima: i messaggi si moltiplicano, tutti firmati e tutti critici.
Una cosa bellissima subito seguita da una bruttissima: l'intero sito viene oscurato, cancellato, ed è tuttora così nel momento in cui scrivo.
Voglio solo sperare che qualcuno ci ripensi. E' una sconfitta per tutti concepire, oggi, nel 2006, di ricorrere alla censura per abolire il pensiero, soprattutto il pensiero dei giovani, che invece andrebbero educati, aiutati, incoraggiati, proprio quando intendono andare oltre.
Lascio la conclusione alle parole di un ragazzo (che non conosco) che in uno degli ultimi messaggi pubblicati prima che cadesse la mannaia diceva:
"Non lasciate mai che le persone possano approfittarsi della vostra ignoranza... Ragazzi, alzate gli occhi, voi rappresentate il futuro...
E' finita l'era del clientelismo...Non ascoltate le persone che vi fanno promesse che non saranno mai rispettate...
Alzate gli occhi.. Alzate gli occhi...
Studiate, realizzatevi, non vi fermate al primo ostacolo...la scalata è lunga; ma se poi per pigrizia vi fermate e aspettate il cosiddetto 'POSTO' allora il mondo non girerà più perchè il vostro comportamento si ritorcerà sui vostri figli come stiamo vedendo nel nostro comune...
Abbiate la forza di cambiare, sono convinto che poteta farcela..."

Ragazzi, se volete, questo blog è a vostra disposizione: saranno pubblicati tutti i commenti, anche quelli anonimi, anche quelli critici.

20 marzo 2006

Una opportunità da non perdere

Dal 13 febbraio scorso è possibile chiedere il contributo di 350 euro previsto dalla cosiddetta “Iniziativa Carburanti a Basso Impatto” a favore di coloro che trasformano a GPL o a metano il proprio mezzo di trasporto.

L’iniziativa, a carattere nazionale, è limitata ai residenti nei comuni che siano inseriti nell’apposito elenco (Decreto legislativo n. 351 del 1999) e che abbiano aderito formalmente all’iniziativa. Il comune di Fisciano, pur utilmente inserito nell’elenco suddetto, ma non ha mai deliberato in merito.

Ho chiesto pertanto al Commissario Prefettizio di voler procedere all’adozione della delibera, necessaria a consentire ai cittadini interessati di poter usufruire del contributi di legge.

Ritengo, infatti, che con il commissariamento dell’Ente non venga meno la possibilità di decidere, entro certi limiti, nell’interesse della comunità. E’ invece compito di chi si propone a guidare il Comune darsi da fare da subito perché anche in questa fase non vada persa nessuna opportunità.

Per maggiori informazioni puoi visitare questo sito.

17 marzo 2006

Vi aspetto domenica a Penta...

...per proseguire insieme il cammino che vuole cambiare Fisciano.

14 marzo 2006

Area industriale ed "effetto caos"


"L’area industriale di Fisciano/Mercato San Severino presenta uno sviluppo, delle attività in essere, se così si puo definire, abbastanza disomogeneo rispetto a quello previsto dal Piano ASI. L’area che ospita detti insediamenti, risulta chiaramente definita e la superfice densamente occupata da capannoni, magazzini, impianti infrastrutturali. A parte la piccola quota destinata agli uffici e ai servizi, le attività connesse alla produzione come previsto nella zona “D” sono pressocchè inesistenti in quanto le attività produttive originari sono state stravolte da cambi di Tipologia non comunicati all’ASI. L’unica arteria transitabile e la Nuova Strada Consortile, anche se non è stata collaudata, per il resto i servizi come le infrastrutture sono del tutto inesistenti.
Le stesse aziende raggruppate o ampliate secondo qualsiasi regola, evocano l’immagine di uno sviluppo senza controllo da parte dell’ASI, spesso i lotti restano inedificati pur avendo avuto nulla osta per la realizzazione di strutture produttive restano in corso di costruzione per anni, ponendi l’accento sul problema domanda e offerta che inevitabilmente conduce alla rilocalizzazione e dislocazione di aziende esistenti provenienti dal nucleo urbano e prevalentemente occupati da attività artigianali e commerciale in particolare modo questo accade su tutta l’area del Comune di Mercato San Severino, mentre il fenomeno si verifica in modo ridotto nell’area del Comune di Fisciano in quanto molte strutture sono in corso di costruzione. Fenomeno quest’ultimo di notevoli proporzioni con riflessi di tipo economico, sociale ancorché amministrativo e urbanistico. In questo diffuso fenomeno di conversione delle attività industriali in commerciali e/o artigianali la rivitalizzazione dell’area coincide inevitabilmente con il deperimento della stessa. La mancanza di servizi, infrastrutture e la presenza di piani obsoleti, in uno con il nuovo senso speculativo, producono “l’effetto caos” nel quale l’ordine generale soggiace al bisogno individuale. Tanto si riscontra nell’odierna zona industriale, snaturata, contradditoria, emarginata eppur produttiva".

Il testo sopra riportato è tratto dal censimento 2000 relativo all’area industriale di Fisciano-Mercato San Severino. Che da allora nulla sia cambiato, l’ho potuto verificare in un incontro che, in qualità di candidato sindaco, ho avuto con operatori industriali della zona, nel corso della campagna di ascolto che ho iniziato per la definizione del programma. Le esigenze più sentite che sono emerse riguardano la necessità di riprendere l’esperienza della consulta delle attività produttive, di giungere a una mappatura delle aree, di completare l’anello viario della zona, di garantire una gestione della zona che ne superi il degrado attuale (rifiuti, illuminazione, sicurezza) magari attraverso la creazione di un consorzio di manutenzione. Ci sono aziende serie, che hanno rapporti di ricerca e di innovazione con l’Università, pronte a collaborare anche con l’Ente locale, ma nella trasparenza e nelle regole. Perciò parlare di sinergia tra Università, industria e territorio, significa indicare la strada possibile per la nostra ripresa, una ripresa che deve essere anche economica e occupazionale.

07 marzo 2006

Finanziamenti europei e improvvisazione progettuale

Una brutta notizia per Fisciano, un motivo di disonore per chi ha retto le sorti del comune in questi anni, una ragione in più per cambiare registro.
L'unico finanziamento nell'ambito del PIT Valle dell'Irno, quello per il Centro servizi per l'imprenditoria, si è volatilizzato.

E' d'obbligo una premessa. Il progetto, concernente la Valle dell’Irno, di 23 milioni di euro, nasce nel 2000 con lo scopo di integrare il polo dell’Università di Salerno, insediata nell’area di Fisciano, con il più ampio contesto territoriale caratterizzato da forte valenza industriale e da un considerevole patrimonio storico-artistico. In quella fase, che ebbi l'onore e l'onere di seguire in prima persona, Fisciano presenta sei proposte che vengono inserite nel progetto complessivo in quanto giudicate coerenti con l'obiettivo strategico del PIT:
1) Isole di residenza della gioventù universitaria
2) Interventi di riqualificazione urbanistica
3) Le vie dell'Università (intercomunicabilità delle aree territoriali)
4) Centro culturale e religioso San Michele di mezzo
5) Centro di accoglienza della gioventù universitaria (Palazzo Barra in Lancusi)
6) Centro per interscambi culturali e socio economici (Palazzo de Falco, in collaborazione con la Fondazione Laboratorio Mediterraneo).

L'amministrazione successiva (2001-2006) dovette giudicare troppo modeste queste proposte (sì forse modeste, ma per questo realizzabili) e scelse di "volare alto", sostituendole con un improbabile centro studi finanza locale, un centro formazione internazionale e simili amenità per un importo complessivo di decine e decine di miliardi di vecchie lire.
Ovviamente nessuna di queste proposte fu ritenuta meritevole di accoglimento, se non quella di un più modesto Centro servizi all'imprenditoria, che si intendeva realizzare nella palazzina dell'ex IDAFF. Non essendo in realtà mai stata nella disponibilità del Comune tale palazzina, si decide di concorrere col progetto di una palazzina da realizzare al corso San Vincenzo in Fisciano.

Ecco il risultato: sul Bollettino Ufficiale della Regine Campania n. 5 del 23 gennaio 2006, è pubblicato il decreto dirigenziale che esclude il progetto dal finanziamento, in quanto risultato non idoneo per non aver rispettato gli indicatori di qualità previsti dal bando.