03 dicembre 2005

Solo i Cappuccini? Macché, anche i centri storici...

Un destino simile a quello del convento dei Cappuccini (vedi post precedente) si prepara anche per i centri storici di tutte le frazioni. Per essi, infatti, nel Piano regolatore in itinere, sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia "volti a trasformare gli organismi edilizi mediante un'insieme (l'apostrofo è nel testo) sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto od in parte diverso dal precedente".
Come si può vedere nell'esempio riportato qui sotto, la tavola di analisi (quella a sinistra) indica in rosso, devo dire con scrupolosa cura, gli edifici sottoposti a vincolo, mentre la tavola di progetto (quella a destra), infischiandosi dello studio analitico, riduce gli edifici da salvare quasi esclusivamente ai luoghi di culto (zona A1, arancione più carico), declassando tutti gli altri a zona A2 (arancione meno carico), dove non c'è da salvare ma da trasformare, sostituire, eliminare. E' il trionfo di una logica che almeno dagli anni del dopo terremoto ha già trasformato in buona parte i nostri centri in gruviera. Ora la si vuole ratificare formalmente, quasi santificare, e distruggere definitivamente, in nome di un malinteso interesse economico, quanto resta del lavoro di generazioni di nostri padri.
Perché riflettano e pongano riparo a questo modo di procedere, che appare schizofrenico e forse è anche illegittimo, stendemmo la diciottesima osservazione delle venti presentate al Piano nell'ormai lontano agosto 2004. Stiamo ancora aspettando che il Consiglio comunale si pronunci ma non abbiamo mai perso la speranza che, al di là di tanti grandi giochi e piccole ambizioni, nella mente di chi può si risvegli il senso della responsabilità, etica e politica, verso il passato e soprattutto verso il futuro.
Consiglio di ingrandire le immagini per poterle meglio confrontare.






3 commenti:

Anonimo ha detto...

mi trovo in totale accordo con quanto da lei scritto ma le pongo una domanda?io,essendo un cittadino della frazione penta,ho visto totalmente trasformata,anzi distrutta,la piazza del mio paese,dove si trova la chiesa di san bartolomeo(san rocco);quella non rientrava in quelle cose da salvaguardare,come il convento dei Cappuccini?Da quale amministrazione è stata "distrutta" in quel modo?mi risponda, grazie

diego landi ha detto...

Si può non condividere il lavoro di un architetto, soprattutto quando ritiene di essere creativo, ma bisogna ammettere che ha conservato l'unico manufatto preesistente (la statua al centro) e che ha operato nel rispetto delle leggi. Questa è una cosa diversa, la distruzione sistematica e programmata di tutti gli edifici storici, anche quelli sottoposti a vincolo come è il caso dei Cappuccini. La ringrazio del totale accordo manifestato e ammetto che è necessario da parte di tutti noi, sempre, un rispetto maggiore dei nostri paesi e dei sentimenti in essi condivisi.

Anonimo ha detto...

grazie della sua risposta ma cmq non mi ha risposto a tutto e cioè chi era ad amministrare il comune in quel periodo?io sono giovane e quindi non ricordo molto bene chi ha dato il permesso di rendere quella piazza in questo modo