14 settembre 2005

I treni ad alta velocità (TAV) e la Valle dell'Irno

Una barriera alta 20 metri larga 50 e lunga oltre 500 che taglia in due la Valle dell'Irno tra Acquamela e Cologna, la statale 88 deviata chissà dove, abitazioni abbattute, attività economiche in ginocchio, inquinamento delle falde acquifere e sventramenti di montagne. Non è l'inizio dell'apocalisse, ma l'effetto dei lavori per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità che dovrà collegare le stazioni di Afragola e Battipaglia, passando appunto per la nostra valle e per il territorio dei monti Picentini.
E' quanto hanno denunciato, in una affollata assemblea ieri a Baronissi, i sindaci di alcuni dei comuni interessati, Eva Longo, Francesco Cosimato, Rosario d'Acunto e Gaetano Napoletano, insieme ai rappresentanti del comitato TAV recentemente costituitosi e ad esponenti istituzionali e ambientalisti.
Non si è trattato di un "no" pregiudiziale all' opera, ma di una critica documentata all'attuale progetto preliminare, che trascura le esigenze più elementari del territorio, non coinvolge gli enti locali, evita ogni discorso in termini di rapporto costi/benefici.
Si è così deciso di tenere informati i cittadini, di coordinare l'azione di enti e associazioni e di coinvolgere Provincia e Regione.

1 commento:

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