13 settembre 2005

Romano Prodi a Pontecagnano

Davanti a una piazza stracolma e attenta, Romano Prodi, sollecitato dalle domande del direttore de Il Mattino, ha esposto ieri sera il suo programma in vista delle primarie del 16 ottobre.
Al centro del suo intervento, la rinascita del mezzogiorno oggi abbandonato a se stesso, il lavoro e il precariato dei giovani, la difesa dello stato sociale, la scuola da ricostruire dopo i danni infertale dalla riforma Moratti, il no unanime alla guerra da parte dei popoli d'Europa.
La politica, ha poi detto, deve ridurre i suoi costi e la questione morale deve tornare di moda. Un momento di commozione quando ha ricordato il suo maestro, Beniamino Andreatta.
Una forte partecipazione alle primarie rafforzerà l'autorevolezza di un candidato premier voluto dal popolo e non scelto dalle segreterie dei partiti e garantirà la stabilità di un governo che dovrà riportare l'Italia fuori dalla crisi in cui ora si trova e attrezzarla alle grandi sfide del prossimo futuro.

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