Si svolge in questi giorni, in oltre 1600 comuni italiani, la dodicesima edizione di "Puliamo il mondo", la più grande iniziativa di volontariato ambientale, che coinvolge scuole, enti locali e semplici cittadini in un'opera di valorizzazione e di recupero di beni naturalistici.
L'iniziativa di Legambiente, fatta propria dal circolo locale e dal comune di Baronissi, si è svolta quest'anno nella zona dei laghetti del fiume Irno. Una scelta oltremodo significativa, questa, considerato che nell'area è in corso la realizzazione del parco fluviale promosso dalla provincia e finanziato dalla regione.
Il parco, se e quando sarà ultimato, servirà a mettere in sicurezza le sponde e l'alveo del fiume e a creare un polmone verde e un'area attrezzata per tutta la valle e per la città di Salerno. Occorre però fin d'ora assicurare la funzionalità e la fruibilità del sistema idrografico con una accorta opera di salvaguardia e di controllo costante contro il degrado.
Appunto questo è stato il senso e l'obiettivo della manifestazione di oggi.
Mi pongo però una domanda. Come è possibile conciliare questo meritoria realizzazione di parco fluviale, tanto più necessaria in una zona di urbanizzazione intensiva e caotica, con il progetto per l'alta velocità (vedi post del 14 settembre) che passerebbe proprio sul parco e lo coprirebbe letteralmente con una struttura (in ferro? in cemento?) larga 50 metri, alta 20 e lunga 500?
1 commento:
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