07 ottobre 2005

"Per avere diritto al voto..."

"Per avere diritto al voto bisognerebbe avere diritto a sapere dove andare a votare. Se non si conosce l'ubicazione del proprio seggio è da escludere la possibilità che poi si voti. Oggi la quasi totalità degli
elettori del centrosinistra non conosce l'indirizzo del proprio seggio, e
la stragrande maggioranza di loro non ha la possibilità di conoscerla.
I più fortunati - pochi assai - sanno che esiste un sito internet ("www.unioneweb. it") che dà delle informazioni sul voto. Se però andate su questo sito, e con un po' di fortuna riuscite ad entrare nel luogo dove si dovrebbero trovare gli indirizzi dei seggi,sarete chiamati a cliccare sul nome della provincia dove abitate. Però non è detto che troviate il nome della vostra provincia perché, ancora ieri sera, sul sito non erano state inserite neanche 50 province su più di 110. E poi, come si sa, ogni provincia è formata da centinaia di Comuni, e di questi comuni, capoluoghi a parte, ne troverete pochissimi. Qual è la conseguenza di tutto ciò? Che il cittadino comune non potrà votare.
Andranno a votare solo i militanti organizzati dai partiti che- soprattutto in alcune regioni - saranno in grado di conoscere i seggi
attraverso le informazioni che forniscono gli apparati.
Allora che fare? Mancano 10 giorni: proviamo a rimuovere queste
anomalie, in modo da restituire alle primarie il loro valore politico,
di consultazione di massa, di esaltazione della partecipazione alla
politica. Se non ci riusciamo, le primarie avranno un risultato opposto a quello che chi le ha volute - ci sembra di capire - si augurava.
"

Piero Sansonetti, da Liberazione di giovedì 6 ottobre.

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